Area Vestina
Loreto Aprutino: Aree Naturali, No Man’s Land
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No Man’s Land Loreto Aprutino: il Museo a Cielo Aperto
No Man’s Land, in Contrada Rotacesta a Loreto Aprutino (Pe) è la più grande installazione mai realizzata da Yona Friedman, artista e architetto franco-ungherese faro della cultura contemporanea, e l’artista Jean-Baptiste Decavèle.
No Man’s Land nasce dalla significativa collaborazione tra artisti: Mario Pieroni, che ha donato il terreno su cui è stata realizzata l’installazione; l’Associazione Zerynthia; la Fondazione ARIA e l’art director Cecilia Casorati. La realizzazione del progetto ha visto la partecipazione attiva degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, della Facoltà di Architettura di Pescara e delle Scuole d’arte del territorio, diventando così luogo privilegiato per il rinnovamento dei processi di formazione e divulgazione della cultura.
Il Museo a Cielo Aperto si espande per due ettari di terra nella campagna ed accoglie geoglifi di sassi bianchi di fiume, una struttura di 1000 canne di bambù e un dizionario inciso su oltre 200 alberi di noci e diverse opere realizzate nel 2016 da Yona Friedman e l’artista Jean-Baptiste Decavèle.
Come nel bosco i singoli alberi, attraverso complesse relazioni, creano un equilibrio costante tra loro, così a No Man’s Land, le installazioni artistiche coesistono le une accanto alle altre, in questa “terra di immaginazione aperta a tutti.” (Yona Friedman)
IL PIANOFORTE CHE SUONA SENZA IL PIANISTA
Pian de Pian Piano for No Man’s Land Foundation, è opera di Alvin Curran, compositore statunitense, realizzata nel 2017, che la descrive come “Un pianoforte in mezzo a un bosco di noci… un prodotto assolutamente biologico nel quale il suono e la natura si fondono in armonia totale, come fosse un pianoforte a coda caduto per puro caso dal cielo nel bel mezzo di No Man’s Land. Atterra e riprende a suonare un concerto per pianoforte e bosco sinfonico… una melodia senza inizio e senza fine”.
LA TENDA CHE NON CHIUDE
LA PORTA VERSO IL CENTRO DEL PIANETA
LA PIETRA DELLA MAJELLA
credits: Andrea Martini, L. Toppeta e Gino Di Paolo